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Pianista e direttore d’orchestra, nato a Duisburgo (Germania), dopo gli studi classici frequenta la Robert Schumann Hochschule für Musik di Düsseldorf diplomandosi “summa cum laude”, sia in pianoforte sotto la guida del maestro José Prado e del maestro David Levine, sia in direzione d’orchestra con il maestro Wolfgang Trommer.

 

Fin dall’adolescenza si dedica alla ricerca e lo studio della cultura e musica russa, approfondendo l’aspetto dell’interpretazione pianistica con Aleksandr Bonduryansky, professore al conservatorio di Mosca. Nel 1984, appena sedicenne, apre il Festival Internazionale “Dmitri Shostakovich” con un concerto con opere giovanili del grande compositore russo; nel 1987 partecipa al Festival Internazionale dedicato a Charles Ives e la musica contemporanea americana.

 

Dal 1992 a 1997 lavora come pianista accompagnatore e direttore d’orchestra presso le Wuppertaler Bühnen, dirigendo “I sette vizi capitali” ed estratti di altre opere di Kurt Weill. Dal 1997 a 2001 viene assunto della Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf come Maestro accompagnatore e sostituto dello Studienleiter. Dal 2001 a 2006 lavora alla Staatsoper Hannover come assistente del Direttore Musicale Generale e dal 2003 come Studienleiter (responsabile principale della preparazione artistica dei cantanti). Nel febbraio 2003 viene invitato dal Teatro Nazionale di Belgrado per curare la preparazione (anche linguistica) e dirigere la Salome di Richard Strauss, prima esecuzione in Serbia dopo la seconda guerra mondiale.

Nell’aprile 2003 viene invitato come pianista e attore alla produzione della Volksbühne Berlin, “Lieber Nicht”, regia di Christoph Marthaler, scena e costumi di Anna Viebrock. Da questo momento con la Signora Viebrock comincia una collaborazione artistica per molti dei suoi spettacoli quali per esempio “OhneLebenTod”(2004) al Hebbel Theater Berlin, “iOPAL” (2005) di Hespos (produzione premiata come migliore prima rappresentazione di musica contemporanea in Europa), “The last 2 Days of Groundings”(2007) al T:me Festival Ghent.

Ha collaborato inoltre come attore-direttore con il regista Thomas Bischoff, creando la figura dello straniero in “Turandot”, con il regista Peter Konwitschny  per “Al gran sole carico d’amore”di Luigi Nono (premio come miglior produzione d’opera in Germania per il 2004 e immediatamente invitata al Festival Internazionale di Edinburgo), sempre come attore-direttore nella figura di Lenin.

Dal 2003 collabora stabilmente come pianista con la Sinfonietta Leipzig partecipando a numerosi concerti e festival esibendosi regolarmente nei cicli di concerti di musica contemporanea presso il Gewandhaus.

Lavora  in duo col soprano Francesca Scaini e Alla Kravchuk , eseguendo grandi cicli di compositori contemporanei italiani e francesi con l’una, russi e sovietici con l’altra.

Dal 2006 ricopre il ruolo di Studienleiter alla Staatsoper Stuttgart, e come responsabile della musica contemporanea, dirige le produzioni III-IV di “Zeitoper” – “opera attuale”, brani commissionati a giovani compositori emergenti al livello internazionale. Un ciclo di composizioni teatrali tese a rispecchiare la realtà urbana di Stoccarda, fonte di ispirazione e scenografia per la creazione dello spettacolo stesso: III “U-Musik. Bunker” concepito utilizzando l’intera struttura di un rifugio della seconda guerra mondiale - IV “Pilotprojekt Wunderzeichen” imperniato sul drammatico conflitto religioso durante l’Umanesimo tedesco: il divieto da parte della chiesa cristiana di studiare il testo originale ebraico della Bibbia, lo spettacolo con la musica del compositore Mark Andre è andato in scena nella chiesa di San Leonardo nella quale si crede sia sepolto Joh. Reuchlin, l’avvocato che ha difeso più appassionatamente la cultura ebraica durante l’Umanesimo.

 

Nel 2007 debutta in collaborazione col soprano Francesca Scaini come regista con una messa in scena della “Finta semplice” di W.A.Mozart al Teatro di Camino al Tagliamento (Udine), operando un profondo lavoro drammaturgico teso al recupero del testo goldoniano originale. Nell’estate di 2008 la natura splendida di Camino diventa la protagonista in una performance notturna di musica contemporanea della scena “topAi” di Hespos, dedicata al fiume Tagliamento.

 

Nel maggio 2009 dirigerà alla Staatsoper Stuttgart la Zeitoper V “Paulinenbrücke”, tema dominante la discussione sulla possibilità di trasformare un angolo della città socialmente degradato ed emarginato in spazio urbano di pubblica utilità, un garage sotterraneo e nuove abitazioni per il ceto meno abbiente.

 

Nell’ottobre 2009 è invitato dall’opera di Lipsia a riprendere i panni di Lenin nella produzione “Al gran sole carico d’amore” di Luigi Nono come attore-direttore con l’orchestra del Gewandhaus.

 

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